Perché le nuove proposte UE sui pagamenti digitali potrebbero aiutare i consumatori?
Il mese scorso, la Commissione europea ha presentato una serie di misure, riconducibili alla Digital Finance Strategy, che costituiscono un importante passo in avanti nell’innovazione dei servizi per i pagamenti digitali.
La Commissione aveva iniziato ad affrontare questa importante tematica nel 2020 e, il pacchetto di misure presentato a giugno, integra una proposta di regolamento della Commissione presentata nel 2022, che puntava a rendere disponibili i pagamenti istantanei in euro a tutti i cittadini e le imprese titolari di un conto bancario nell’UE.
L’obiettivo di queste misure è quello di cambiare il sistema dei pagamenti europeo, cercando di tutelare i consumatori e la concorrenza nel settore dei pagamenti elettronici che, nel nostro continente in base ai dati UE, valgono quasi 300.000 miliardi di euro.
Il tema della protezione dei consumatori è diventato sempre più delicato anche a causa dell’aumento esponenziale dei servizi fintech, che ha reso sempre più sofisticate le frodi. Per effetto di questo cambiamento di scenario, si è scelto di revisionare l’attuale Direttiva sui servizi di pagamento (PSD2) che sarà denominata PSD3.
La proposta ambisce a raggiungere un duplice risultato; continuare a garantire ai consumatori la possibilità di effettuare pagamenti e transazioni elettroniche in tutta sicurezza nell’UE, ma anche ampliare la scelta di fornitori di servizi di pagamento.
Numerose sono le novità che verranno introdotte dalla riforma. Il primo obiettivo dichiarato è quello di contrastare in modo sempre più efficace le frodi nei pagamenti. Si è scelto, in tal senso, di consentire ai fornitori di servizi di pagamento di condividere tra loro le informazioni relative alle frodi. Saranno anche rafforzate le regole di autenticazione dei clienti, estendendo i diritti di rimborso dei consumatori vittime di frodi e creando un sistema per verificare l’allineamento dei beneficiari collegati all’IBAN con i loro nomi degli intestatari del conto.
Un altro passaggio importante è rappresentato dalla scelta di creare parità di condizioni tra banche e soggetti non bancari. Ad esempio, sarà consentito ai fornitori di servizi a pagamento non bancari l’accesso a tutti i sistemi di pagamento dell’UE, con adeguate garanzie, garantendo loro i diritti su un conto bancario. Tutto questo senza penalizzare la crescita dell’open banking, ma cercando viceversa di favorirla, rimuovendo gli ostacoli che fino ad oggi ne hanno rallentato la diffusione.
Ovviamente non mancano passaggi importanti relativi alla tutela dei diritti dei consumatori che verranno rafforzati, aumentando ancora di più, ad esempio, la trasparenza relativa all’offerta dei servizi e dei costi.
Per quanto riguarda le sanzioni si mira ad aumentarne l’efficacia, rafforzando soprattutto l’armonizzazione e l’applicazione delle stesse all’interno dell’Unione Europea.
Queste nuove misure, una volta adottate, consentiranno ai consumatori di poter condividere i propri dati in modo sicuro per poter accedere al più ampio numero di prodotti e servizi finanziari alle migliori condizioni economiche.
In particolare, i consumatori avranno quindi la possibilità, di condividere i propri dati con i detentori di servizi finanziari. Viene rafforzata la possibilità per i cittadini di poter sapere chi accede ai propri dati e per quali ragioni, con l’auspicio che queste misure aumentino la fiducia nella condivisione dei dati, facilitata dall’obbligo di dashboard di autorizzazione dedicati e da una protezione rafforzata dei dati personali dei clienti in linea con il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
È prevista inoltre la standardizzazione dei dati dei consumatori e delle interfacce tecniche e i titolari dei dati dei clienti, ad esempio gli intermediari finanziari, saranno obbligati a mettere questi dati a disposizione degli utenti dei dati predisponendo l’infrastruttura tecnica richiesta, previa autorizzazione del cliente.
Saranno inoltre adottati regimi chiari per accertare le violazioni e meccanismi di risoluzione delle controversie nell’ambito dei sistemi di condivisione dei dati finanziari, in modo che i rischi di responsabilità non disincentivino i titolari dei dati a renderli disponibili. Sono infine previsti incentivi per tutti i titolari di dati che metteranno che utilizzeranno interfacce di alta qualità per gli utenti dei dati.