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La sostenibilità è sempre più al centro delle nostre vite. Ma in cosa consiste esattamente?

15/07/2022

Nelle prossime settimane il nostro team di Generation Future produrrà dei quaderni di approfondimento sul tema della sostenibilità e degli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite nel 2015, ma in questo articolo cominciamo a delineare il quadro generale di quello che è uno dei temi dominanti degli anni a venire. Sono trascorsi ormai 7 anni da quando l’ONU ha fissato i 17 Sustainable Development Goals (SDG) con l’obiettivo di migliorare i fattori ambientali e sociali nel nostro pianeta. Gli SDG succedono agli 8 Obiettivi di sviluppo del millennio che erano stati lanciati nel 2000, che ambivano ad eliminare la fame, la povertà estrema, garantire l’istruzione primaria universale e a combattere l’HIV. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, vuole rappresentare un modello per cercare di raggiungere un futuro ed uno sviluppo migliore e più sostenibile per l’intera popolazione del pianeta. Tutti e 193 paesi nel 2015 si sono quindi impegnati a perseguire i 17 SDG entro il 2030, dandosi così 15 anni per raggiungere gli obiettivi.

I 17 SDG sono articolati in 169 traguardi sottostanti e 232 indicatori approvati, che sono impiegati per monitorare i progressi compiuti verso la loro realizzazione. Ad esempio, l’SDG4 (Istruzione di qualità) ha l’obiettivo di investire nella educazione/formazione di qualità, la base per migliorare la vita delle persone e per contribuire allo sviluppo sostenibile. Solo attraverso l’accesso all’educazione da parte di tutta la popolazione è possibile garantire una crescita economica e sostenibile. Nei prossimi anni, il focus deve essere sul diritto all’educazione delle persone appartenenti a categorie vulnerabili, sull’eradicazione dell’analfabetismo e sulla promozione di una educazione a favore di uno sviluppo sostenibile. Gli indicatori serviranno ad esempio per valutare gli impatti delle azioni delle imprese: media delle ore di formazione all’anno per dipendente; percentuale dei figli dei dipendenti che hanno accesso a servizi di asilo sicuri ed economici; numero, tipologia e impatto delle iniziative dell’azienda per sensibilizzare e formare sul tema della sostenibilità.

Gli SDG sono stati adottati da ciascun paese membro delle Nazioni Unite ed ognuno di questi è tenuto a monitorare i progressi fatti per il raggiungimento di questi obiettivi. La Divisione statistica delle Nazioni Unite (UNSTATS) è la principale responsabile della raccolta dei dati nazionali sugli SDG, ma esistono anche altre iniziative utili per monitorare i progressi. La pubblicazione online SDG Tracker è stata lanciata nel giugno 2018 con il sostegno di Our World in Data, un progetto congiunto della University of Oxford e dell’organizzazione non governativa Global Change Data Lab. L’SDG Tracker raccoglie dati su tutti gli indicatori rilevanti per gli SDG. Un altro progetto è il Global SDG Index con il relativo Dashboards Report. Il Global SDG Index oltre a monitorare i progressi compiuti sui 17 obiettivi, stila una classifica dei paesi in base ai risultati raggiunti, stimolando in tal modo il confronto. Questa pubblicazione annuale è co-prodotta dalla Bertelsmann Stiftung e dal Sustainable Development Solutions Network dell’ONU.

Il presupposto su cui si basano gli SDG, a differenza della maggior parte delle precedenti iniziative delle Nazioni Unite, è che i 17 obiettivi non sono rivolti solo ai governi o alle ONG, ma a tutta la società, rappresentando una sfida ed un’opportunità, rivolta sia alle imprese che agli investitori, il cui ruolo è considerato essenziale per raggiungere questi obiettivi.

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