Nuove norme in materia di aiuti di Stato. La Commissione europea modifica le norme per gli aiuti di Stato di piccola entità
La Commissione europea ha adottato due regolamenti che modificano le norme generali per gli aiuti di Stato di piccola entità (de minimis Regulation) e per gli aiuti di piccola entità per i servizi di interesse economico generale, come l’assistenza sanitaria e i trasporti pubblici (SGEI de minimis Regulation).
Nello specifico, la nuova normativa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 e si applicherà fino al 31 dicembre 2030, esenta dal controllo sugli aiuti di Stato dell’Unione europea gli aiuti di piccola entità, ritenuti non impattanti sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico.
Con riferimento al Regolamento de minimis, con l’obiettivo di far fronte al fenomeno dell’inflazione, è stato previsto un aumento del massimale per azienda da euro 200.000 (applicabile dal 2008) a euro 300.000 in tre anni. Mentre, per quanto riguarda il Regolamento de minimis sui SIEG, l’aumento del massimale per azienda sarà da euro 500.000 a euro 750.000 in tre anni.
Inoltre, tra le principali modifiche introdotte dalla nuova normativa vi è anche l’introduzione di un obbligo per gli Stati membri di registrare gli aiuti de minimis in un registro centrale istituito a livello nazionale o comunitario a partire dal 1° gennaio 2026, con l’obiettivo, da un lato, di facilitare il controllo dei massimali de minimis e, dall’altro, di ridurre gli obblighi di rendicontazione in capo alle imprese (in particolare le PMI) che non avranno più la necessità di monitorare autonomamente la conformità.
Ebbene, come anche affermato dalla stessa Vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, le nuove norme prevedono un aumento dei massimali di esenzione per far fronte all’inflazione, rendendo pertanto più agevole fornire piccole quantità di aiuti di Stato e garantendo al contempo che la concorrenza nel mercato unico non venga distorta.